In questa puntata ragiono sulle azioni necessarie per far conoscere un contenuto dopo averlo realizzato. In particolare spiego il funzionamento di 5 modalità di promozione perfette per diffondere articoli, video e podcast online.
0:12 Un bel contenuto non basta
2:14 Come promuovere un contenuto?
4:03 Da dove iniziare: domande preliminari
11:23 5 tipologie di contenuto per promuovere quello principale
21:30 Come farci conoscere da tutti
24:57 Minuto Bordino (Ti amo in 10 lingue diverse)
Ogni contenuto ha bisogno di un altro contenuto per essere promosso. Non esiste un’alternativa meno impegnativa per far fronte a questa dinamica. Per questo parlo di “fine pena mai”.
Ma quali contenuti utilizzare? E come?
Prima di iniziare è bene farci alcune domande:
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Che scopo ha il contenuto? (ad esempio informare, educare, provocare…). Questa domanda potrebbe far emergere un altro problema: a volte facciamo dei contenuti senza uno scopo preciso, ma solo per riempire un vuoto.
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Che ostacoli incontrerà? Un grande problema che riguarda molti contenuti è costituito dalla loro mole. Una video della durata 40 minuti è un ostacolo enorme da superare. Qui servono micro-contenuti, qualcosa che faccia capire che vale la pena investire del tempo.
- C’è un argomento “sexy” su cui far leva? Ogni mercato è governato da tematiche che sono particolarmente attrattive per il clienti. Se sono presenti all’interno del nostro contenuto dovremmo dare loro risalto.
- Permette di fare una promessa chiara? Attenzione: non serve una promessa miracolosa, basta una promessa precisa per rendere misurabile ciò che otterrà il cliente.
Come promuovere i nostri contenuti?
Dopo aver risposto alle domande preliminari, possiamo creare 5 tipologie di contenuto per promuovere quello principale:
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Sintesi: permette di fare una panoramica dei concetti, del “cosa” e non del “come”
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Estratto: un paragrafo o una clip, che mostrano una piccola fotografia di cosa si può trovare nel contenuto principale
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Beneficio: spiega che se leggo/ascolto il contenuto X, otterrò il beneficio Y. È lo stesso approccio per la promozione dei prodotti, ma in questo caso l’investimento che chiediamo non è economico, bensì di tempo e attenzione (funziona meglio quando le persone ci conoscono già)
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Brevi frasi: li potremmo chiamare “tweet”: frasi iconiche, dichiarazioni forti, messaggi che si spiegano da soli
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Collegamenti: nascono in una seconda fase, ci richiedono concetti nuovi che possono essere messi in relazione al contenuto originale. Però, sono molto utili quando chi legge sa poco di noi. Forniscono elementi che incuriosiscono chi sta dall’altra parte.
Una volta creati, dove mettere i contenuti di promozione?
Ovunque.
A volte temiamo di essere di disturbo agli utenti. Sbagliato.
Chi è in contatto con noi (sui social, newsletter o sul nostro sito) VUOLE ricevere aggiornamenti su ciò che facciamo. È nostro dovere aggiornare queste persone dando spazio ai nostri contenuti su tutte le piattaforme che presidiamo.
Oltre alle piattaforme social, all’email e al nostro sito, non dobbiamo sottovalutare il luogo ideale: all’interno di altri contenuti. Infatti, quando un cliente sta fruendo un nostro contenuto, ci sta dando attenzione e desidera rimanere in contatto.
È questo il momento ideale per fargli sapere dell’esistenza di altri contenuti.