Come far uscire i tuoi contenuti dalla bottiglia
Il “messaggio nella bottiglia” è poesia, ma se stai cercando clienti grazie ai contenuti, non serve a nulla.
Se osservassimo in modo lucido certi eventi vedremmo che il ritrovamento di una lettera del 1916 in una bottiglia non celebra la “forza dei contenuti”: racconta l’angoscia di una madre senza notizie e di un figlio al fronte.
È l’esempio perfetto di una comunicazione che non arriva a destinazione. Lo stesso rischio riguarda imprese e professionisti quando i messaggi restano nascosti. In letteratura è successo con i bauli postumi di Pessoa, con le opere pubblicate controvoglia di Kafka e nella musica con i materiali inediti di Verdi. Tutti patrimoni che non hanno servito il pubblico nel presente.
La comunicazione efficace non è un segreto ben custodito, né una caccia al tesoro. In un mercato ipercompetitivo, visibilità e intenzionalità sono indispensabili.
Qui un metodo pratico aiuta a evitare il “destino nella bottiglia”.
1. elencare i messaggi fondamentali che i clienti devono conoscere su valore, differenze, prove e storia.
2. datare l’ultima apparizione di ciascun messaggio; se risale a mesi o anni fa, c’è un problema.
3. misurare la probabilità che un estraneo li incontri entrando in contatto con sito, bio, headline, home page e profili social.
4. verificare la facilità di approfondimento, offrendo più formati e percorsi semplici, senza frizioni.
3 antidoti:
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