Come creare contenuti per clienti intelligenti
Cosa pensano professionisti e imprenditori dei clienti? Nulla di buono.
Il cliente viene descritto come un soggetto privo di intelligenza ed incapace di agire secondo un processo logico.
Questa narrazione viene alimentata con racconti che hanno dell'incredibile, ma sebbene queste storie nascano da episodi reali non andrebbero estese all'intera categoria essendo rappresentative solo di una minima porzione. Convinzioni simili sono pericolose. Ci condizionano nella creazione di contenuti abbassando il livello della nostra comunicazione. La soluzione? Scrivere pensando di rivolgerci a clienti intelligenti. Spiego come fare in questa puntata.
2:29 “I clienti sono stupidi”
4:26 Perché i nostri contenuti attirano gli “stupidi”
12:49 Compensare le mancanze del cliente
14:42 Far ragionare i clienti
16:05 Generare soddisfazione nel tempo
19:18 Sfidare i clienti e ricompensarli
24:15 Minuto Bordino
Esiste una vasta letteratura diffusa tra professionisti e consulenti. È la letteratura del “cliente stupido”. Questa narrazione viene alimentata grazie a fatti oggettivi ma episodici che non rappresentano certo il cliente tipo. Il rischio? È distruttiva. A forza di parlarne infatti diventa una convinzione solida nel nostro cervello. Il problema è che a risentirne saranno i contenuti, che diventeranno sempre più vuoti. Adattandosi all’idea che abbiamo costruito del cliente.
Perché i contenuti non funzionano?
Quando pensiamo di aver realizzato contenuti per persone intelligenti, spesso abbiamo creato altro. Contenuti che trasferiscono più dubbi che certezze.
Questi contenuti sono pericolosi e si dividono in 4 tipologie:
Hanno 3 caratteristiche:
Quindi, dobbiamo eliminare le narrazioni che tendono a demonizzare i clienti, generalizzando singoli episodi negativi a tutta la categoria perché finiranno per contaminare i contenuti che realizzeremo.
Peggiorandoli.
Una paura comune è quella di trovarsi senza pubblico una volta realizzati contenuti intelligenti. È una paura infondata. Quando un contenuto non dà risultati il problema non è dei clienti, ma del contenuto stesso. Se non funziona manca qualcosa ed è lì che dobbiamo darci da fare.
In conclusione, il nostro lavoro è colmare le lacune dei clienti, fare in modo che consumando i nostri contenuti trovino solo porte aperte e non lucchetti.
Il sapere che condividiamo è un bene indifferenziato, ciò che ci rende unici è la nostra capacità di trasmetterlo richiedendo il minimo sforzo.
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