In questa puntata ragiono su quei contenuti capaci di produrre risultati in eterno.
In particolare, analizzo il fenomeno di rendita perpetua come conseguenza naturale di una produzione di contenuti progettati per resistere all'usura del tempo. 
Rifletto inoltre su come lo sfruttamento commerciale della proprietà intellettuale - nel mondo del cinema e della musica - possa essere un ottimo spunto anche per fare Content Marketing.

3:41 I contenuti ereditabili

10:30 Contenuti su concetti eterni
15:14 Formati facilmente modificabili
18:44 Eliminare i riferimenti temporali
21:38 Chiedere le liberatorie ai collaboratori
24:02 Kit di montaggio
27:30 Cosa non è ereditabile
33:04 Fare l’inventario di ciò che abbiamo
39:34 Minuto Bordino

Quali contenuti ci assicurano risultati eterni?

In pochi pensano ai benefici a lungo termine che i contenuti possono produrre. Eppure, seguendo poche regole, è possibile progettare e realizzare contenuti che ci consentiranno di vivere di rendita. 
 
Posto il principio di “fine pena mai”, secondo cui ognuno di noi dovrà continuare a produrre contenuti fino alla fine dei suoi giorni, ci sono alcuni contenuti che, se sfruttati bene, possono rendere il nostro impegno sempre meno gravoso regalandoci risultati anche a distanza di mesi o anni dalla loro pubblicazione. Risultati eterni. 
 
Possiamo prendere esempio da altri mondi, come quello dell’editoria, del cinema o del teatro: alcune opere sono immortali. Chi ne possiede i diritti, quindi, ne potrà giovare per sempre. Inoltre, queste opere potranno essere sfruttate per creare nuovi cofanetti o best of, che i clienti saranno sempre ben felici di pagare. 
 
Tutto questo può essere adattato al nostro lavoro quotidiano e al Content Marketing. Per diventare gli unici beneficiari della nostra stessa eredità, però, dobbiamo attivarci da subito realizzando alcune tipologie specifiche di contenuti.

5 regole per avere risultati eterni dai nostri contenuti

1. Proporre contenuti che riguardano concetti eterni
2. Sfruttare formati facilmente modificabili
3. Eliminare i riferimenti temporali – in questo modo lo stesso contenuto potrà essere riproposto come nuovo anche dopo anni
4. Chiedere sempre le liberatorie, nel caso in cui altre persone siano coinvolte – altrimenti, un semplice ripensamento potrebbe compromettere la pubblicazione del nostro contenuto
5. Avere sempre il kit di montaggio – è bene salvare anche ciò che non sfruttiamo nell’immediato, perché potrebbe servire in futuro. Per esempio, quando realizzo questo podcast, registro sempre una versione video di ogni puntata anche se non viene pubblicata in forma integrale, la conservo per possibili utilizzi futuri.

 
Quali sono i contenuti non ereditabili?

1. Contenuti su argomenti deperibili (legati all’attualità ad esempio)

2. Tutorial legati a una tecnologia o un prodotto che potrebbe non essere più utilizzato in futuro 

3. Contenuti che si limitano a spiegare cos’è e come funziona un prodotto senza nulla di aggiuntivo 
4. Tutto ciò che vive nel “qui ed ora” (all’interno di un contesto comprensibile solo nel tempo presente)

Quindi, è molto rischioso cavalcare i trend e le notizie passeggere, infatti sono richiesti alti standard e velocità per essere tra i primi, inoltre si tratta di contenuti deperibili che non potremo sfruttare in futuro.
 

Saper riconoscere e creare contenuti immortali
Il mio consiglio è di passare in rassegna i contenuti che già abbiamo realizzato per capire quali sono candidabili per far parte della nostra eredità. Dopodiché iniziare subito a pensare ai prossimi contenuti cercando di rispettare le 5 regole viste sopra. 

Una volta realizzati i primi contenuti immortali, è cosa buona e giusta continuare a produrne altri perché più sarà solido lo zoccolo duro di contenuti eterni e più aumenteranno le nostre possibilità di intercettare nuovi clienti in modo automatico. 

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